L’altare del Santissimo Sacramento, in stile barocco del 1690, con le statue di San Nicola di Bari (sinistra), San Giuseppe (centro) e Sant’Antonio di Padova (destra)
Il torrione a forma di carena di nave (1493), progettato dall’architetto Francesco di Giorgio Martini e commissionata dagli Aragonesi, in largo Roberto il Guiscardo
L’arco d’ingresso per la grotta di San Michele, dove sopra vi sono incise le parole che, secondo la tradizione, San Michele disse al vescovo San Lorenzo Maiorano in una sua apparizione
Chiesa di San Giovanni Battista in via Giuseppe Libertini (chiamata anche chiesa del Rosario d’Ajmo) fu progettato dall’architetto Giuseppe Zimbalo alla fine del 1600