Il Palazzo dei Priori chiamato anche Palazzo Comunale a Perugia, eretto per gradi tra il 1293 ed il 1443, è un magnifico esempio di palazzo pubblico dell’età comunale, frutto di molti interventi architettonici realizzati a partire dal XIII secolo.
I primi lavori iniziarono tra il 1293 e il 1297 sotto la direzione degli architetti perugini Giovannello di Benvenuto e Jacopo di Servadio.
Successivamente gli ampliamenti furono eseguiti tra 1317 e il 1326 dall’architetto senese Ambrogio Maitani che modificò l’accesso realizzando un maestoso portale maggiore fiancheggiato da due trifore che si affaccia su Corso Vannucci.
Tra il 1326 e il 1331 il Comune collegò al Palazzo, tramite un cavalcavia, una casa-torre acquistata da Benvenuto di Cola dei Servitori, dove in seguito fu eretta la torre campanaria. Tra il 1429 e il 1443 fu costruita la Cappella dei Priori, estendendo il Palazzo verso sud e il Collegio del Cambio.
L’attuale facciata verso Piazza IV Novembre ha una scalinata a ventaglio costruita nel 1902 sostituendo quella precedente a doppia rampa, a cui si accede alla Sala dei Notari.
Dalla scalinata si sale al grande portale gotico, sormontato da mensoloni con il leone e il grifo (sculture in bronzo di epoca medievale), simboli dei Guelfi e di Perugia e alla destra della scalinata vi sono tre arcate disuguali sormontate da un pulpito sporgente impiegato in passato per la lettura delle leggi verso il popolo.
Ad oggi il Palazzo dei Priori è sede del Municipio e della Galleria Nazionale dell’Umbria.
La vasca inferiore ha la decorazione incentrata in 50 bassorilievi separati da una colonnina, che raffigurano due scene tratte dalle favole di Esopo, le sette arti liberali, il calendario dei lavori agricoli, la filosofia, episodi storici e mitologici, la fondazione di Roma, scene del vecchio testamento, i simboli del partito guelfo (il leone), della città (il grifo) e dell’impero (l’aquila). La vasca superiore a 12 lati è decorata da 24 statue, raffiguranti personaggi immaginari e reali, tra cui il mitico fondatore troiano Euliste a Sant’ Ercolano, il vescovo difensore della città contro i Goti.
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