Galleria fotografica del comune di Santo Stefano Quisquina, del libero consorzio comunale di Agrigento, ubicato ad un'altezza di 732 m s.l.m. e circondato dai monti Sicani
Monumento commemorativo dei 70 anni dall'attentato a Mons. Giovanni Battista Peruzzo nel 1945
La preghiera dell'arciprete Mons. Antonino Massaro, scolpita su un libro, lungo la strada che conduce all'Eremo di Santa Rosalia
L'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina, situato a 986 mt di altitudine, fatto costruire dal mercante genovese Francesco Scassi
L'antico eremo di Santa Rosalia, adagiato a gradoni lungo il lato Nord dell'antica Serra Quisquina, costruito verso la fine del 1600 accanto alla grotta
Un cartello appeso alle mjura dell'Eremo di Santa Rosalia dove vi è scritto "Forestieru chi passi di ccà a stu purtuni, la campana ha sunà, ca lu monacu in nomu di Ddiu t'ospiterà"
Alcune serrature appese alla parete, nel frantoio del museo dell'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina
Gli antichi soffietti mantici per camini o stufe, usati per alimentare il fuoco, nel museo dell'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina
Le antiche botti e damigiane in vetro per il vino, dentro il museo dell'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina
La grande vasca in cui veniva pestata l'uva per la produzione del vino, nel museo dell'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina
Le antiche damigiane in vetro, usate per conservare il vino, nel museo dell'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina
Le mura in pietra dell'antica dispensa, all'interno del museo dell'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina
Le latrine, gli antichi bagni dei frati, con le tubature a imbuto in terracotta che scaricavano i liquami nei terreni circostanti per la concimazione
Il lungo corridoio delle cellette dei frati, all'interno del museo dell'eremo di Santa Rosalia
La piccola celletta povera di un frate, nel museo dell'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina
Scultura raffigurante "Fra Vicè" risalente al 1980 ad opera dello scultore Lorenzo Reina, nel museo dell'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina
L'arredo povero della celletta di "Fra Vicè" con un letto, una scrivania e un antico lavabo nel museo dell'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina
Particolare dell'antico pavimento decorato dell'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina
La carta di identità dell'ultimo eremita "Fra Vicè", al secolo Filippo Cacciatore, deceduto nel 1985, nel museo dell'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina
I lunghi tavoli originali del refettorio dell'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina
Quel che resta della cucina dell'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina, caratterizzata da due forni a legna
Le pentole e i mestoli della vecchia cucina dell'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina
Il forno dell'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina, che veniva usato per produrre il pane quotidiano
La stanza del principe di Ventimiglia, costruito durante i lavori di ampliamento dell'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina
L'arredamento povero di una celletta rivolta a nord, nel museo dell'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina
Il Santuario in stile barocco dell'eremo di Santa Rosalia, visto dall'alto, costruito negli ultimi anni del 1600
Un affresco sul soffitto del santuario dell'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina, raffigurante la madonna con il bambino
Una vecchia scultura di Santa Rosalia sdraiata, all'interno dell'eremo di Santa Rosalia alla Quisquina
Le ossa degli eremiti del Santuario del secolo scorso, sepolti e conservati dentro le teche, nella cripta sottostante il Santuario di Santa Rosalia
Lo scheletro di un eremita, dentro la teca nella cripta del Santuario di Santa Rosalia alla Quisquina
Il teschio di un frate eremita nella cripta del Santuario di Santa Rosalia alla Quisquina
Le ossa dei cadaveri degli eremiti, disseccati secondo un procedimento usato dai Monaci Cappuccini di Palermo, nella cripta del Santuario di Santa Rosalia alla Quisquina
La facciata del Santuario di Santa Rosalia alla Quisquina costruito nel 1690 e restaurata nel 1877
Il santuario barocco di Santa Rosalia alla Quisquina, adornato dal frate superiore e architetto Ignazio Traina
La statua in marmo di Santa Rosalia, posta dietro l'altare del Santuario, opera dello scultore Filippo Pennino nel 1774
Il paliotto in marmo, risalente al 1700, dell'altare del Santuario di Santa Rosalia alla Quisquina, opera dei fratelli Musca
Particolare del paliotto dell'altare del Santuario di Santa Rosalia alla Quisquina, opera dei fratelli Musca, composta da pezzetti di marmo e intarsi
Un arco a sesto acuto in pietra, nel percorso esterno che conduce alla grotta di Santa Rosalia
Il passaggio stretto per la grotta di Santa Rosalia, in cui la tradizione vuole che sia vissuta dodici anni, prima di trasferirsi a Palermo sul Monte Pellegrino
Un piccolo passaggio, scavato nella roccia che conduce alla grotta di Santa Rosalia, dove la santa dimorò in cerca di pace, solitudine e l'amore di Dio
La statua in pietra di Santa Rosalia sdraiata, databile verso la metà del ‘700, posta dentro la piccola grotta dove si accede attraverso un passaggio stretto
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